13 luglio 2014

Collana «Tangram»


Ciao a tutti!
Oggi vi voglio mostrare questa collana. L'ho battezzata «Tangram», perché in effetti è realizzata con le forme geometriche che compongono il gioco del tangram. E' di fimo arancionissimo! Ho fatto un quadrato di fimo e poi l'ho tagliato in modo da ottenere le forme, che ho poi unito fra loro quasi casualmente. Il risultato è questa collana, che è componibile, perché volendo si può smontare e rimontare in modi diversi.
Trovo che questo «coloraccio» stia molto bene su una maglietta a righe marinare bianche e blu, ma anche su un semplicissimo grigio melange.
Che ne dite? Vi piace?
(Se vi interessa la collana «Tangram», la trovate anche nel mio shop online.)
Ciao!



08 luglio 2014

Da quanto tempo...

... non scrivevo un post! Troppo!!! Ma dovete scusarmi: prima avevo una montagna di lavoro; poi, appena sono riuscita a «staccare», me ne sono andata una settimana al mare, in Liguria. E proprio della mia vacanzina ligure vi voglio parlare in questo post. Sono stata con il Pupo a Finale Ligure.



Finale non è davvero un granché: edilizia folle, troppa gente, spiagge affollate, rumore pressoché continuo e in genere quell'atmosfera da baraccone che secondo me contraddistingue la riviera ligure. Non a caso preferisco i silenzi e gli spazi della Bretagna. Ma la Bretagna è lontana, e invece la Liguria no; e comunque ci si può sempre rifugiare nell'entroterra ligure, che ancora una volta mi ha piacevolmente stupita. Infatti, in una settimana io e il Pupo abbiamo gironzolato parecchio fra le località vicine a Finale. Prima fra tutte per comodità (ci si va a piedi) è Finalborgo, un antico nucleo urbano cinto da mura, in posizione elevata, con magnifiche stradine pedonali, belle piazze, angolini suggestivi pieni di fiori meravigliosi (buganvillee, belledinotte, capperi), ma anche deliziosi ristorantini e negozietti di artigianato (cari!). Il borgo è tutto pedonale, con tanti dehors dove accomodarsi per una birra di produzione locale o per gustare una buona cenetta a base di piatti liguri «veri»: verdure ripiene, farinata, coniglio, torte verdi... Se volete assaggiare queste prelibatezze vi consiglio l'Osteria del Cavolo, davvero carina (qui recensione Tripadvisor).











Un altro borgo dell'entroterra che abbiamo visitato è Bussana Vecchia. Bussana è famosa per essere stata abbandonata decenni fa in seguito a un terremoto e poi «resuscitata» negli anni settanta da artisti e artigiani olandesi e tedeschi che vi si sono stabiliti, aprendo atelier e sistemando le case diroccate. Questa almeno è la leggenda. La realtà, purtroppo, è molto deludente: il borgo è in rovina, fatiscente e maltenuto. I famosi negozietti erano praticamente tutti chiusi (a luglio!) e di tedeschi e olandesi c'eran solo i turisti. L'unica testimonianza della presenza di qualcuno che ci si è installato consiste in immondizia abbandonata per strada, carabattole affastellate fuori dalle abitazioni, qualche imbrattamento pseudo-artistico sui muri scalcinati. Insomma, sembra un posto occupato da squatter. Non ci andate. Qui vi metto due foto decenti che sono riuscita a scattare, ma vi assicuro che tutto il resto è nell'incuria più totale.



Se invece volete vedere un luogo davvero da favola, andate a Verezzi. E preparatevi a lasciarci il cuore. Situato in posizione dominante, è un minuscolo borgo di case di pietra ben tenute con una vista spettacolare sulla costa. C'è una piazzettina incantevole, dove in estate si tiene un famoso festival di teatro. Ci sono molti locali per mangiare o bere un aperitivo con una vista mozzafiato, un venticello magnifico, tanti fori e piante tutt'intorno. Le stradine lastricate in saliscendi sono pervase da ottimi profumini di buona cucina ligure, e c'è anche un paio di bei negozi di artigianato. L'ideale è andarci verso il tramonto, prendersi un aperitivo al Cappero (qui recensione Tripadvisor; sito ufficiale) e poi fermarsi per cena, in modo da ammirare le mille lucine che si accendono sulla costa quando fa buio. Un posto indimenticabile.











Più in basso, verso la costa, c'è Borgio (in effetti il comune si chiama Borgio Verezzi, e comprende entrambe le località). La parte «a mare», diciamo così, è bruttina, con le solite palazzine anni sessanta; ma su una collinetta c'è il vecchio nucleo di Borgio, composto da una piazzetta con una bella chiesa, qualche viuzza acciottolata e poco altro, ma è tutto molto carino e ben tenuto. Ah, state attenti perché ci abita un temibile cagnetto che risponde al nome (evidentemente ironico) di Golia, un botolino cicciottello ma agguerrito! Vi consiglio di abbinare la vista del nucleo al tour delle grotte di Borgio Verezzi, che sono meno famose di quelle di Toirano, ma direi che sono più belle. Di sicuro sono molto varie e ben illustrate da guide competenti e appassionate della materia. Ve le consiglio: avrete l'impressione di essere finiti nel vecchio film Viaggio al centro della Terra!



Ma a proposito di Toirano: il nome evoca subito le grotte. Belle, per carità; ma non è da trascurare nemmeno la località omonima, sempre nell'entroterra. Anche qui, casette ben tenute, belle piazze, stradine suggestive, niente negozi di salvagenti e gommoni... Se volete mangiare in un buon posto, vi consiglio il bar Da Malin (qui recensione Tripadvisor): buona cucina, grande gentilezza della cameriera, passione per i prodotti locali (nota bene: non è vero che fanno cucina jugoslava come dice Tripadvisor!).




Ma se proprio non potete fare a meno dall'atmosfera «marinara» della costa, una località che unisce «le 3 S» – spiaggia, sole e sabbia – a un certo fascino medievale è la piccola Noli, con i suoi carruggi, le case antiche, le pavimentazioni di ciottoli bianchi e neri, le torri medievali (peccato per gli «stagionati» chicoplaya in canotta e braghette che rovinano qualunque inquadratura...).





E poi, per restare in tema di «3 S», c'è la sempre bella Varazze, con il suo grande centro storico, la riqualificata zona del porto e soprattutto il magnifico Lungomare Europa, con la romantica Villa Araba, tutto pedonale, fra agavi, fichi d'India e buganvillee da una parte e gli scogli sul mare dall'altra.


Lo so, è stato un post lungo, e vi faccio i complimenti se siete riusciti ad arrivare fino a qua. Ma era troppo tempo che non scrivevo nulla sul blog e volevo condividere con voi questa bella vacanzina, breve ma ricca di scoperte.
A presto (magari la prossima volta con un post più breve...)!

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