27 marzo 2014

Recensione libro: La prima moglie (Rebecca), di Daphne Du Maurier

La prima moglie è un romanzo bellissimo, scritto in modo magistrale da una grande autrice, Daphne Du Maurier, cui si devono anche La casa sull'estuario, Mia cugina Rachele e i racconti Gli uccelli e A Venezia... un dicembre rosso shocking. Da numerosi suoi lavori sono state tratte delle trasposizioni cinematografiche: in particolare, Gli uccelli e Rebecca sono film imperdibili, entrambi diretti da Alfred Hitchcock. Vi consiglio soprattutto la raccolta di novelle del paranormale e del fantastico Non dopo mezzanotte e altri racconti, una più bella dell'altra (Le lenti azzurre fa accapponare la pelle). La prima moglie è forse il suo romanzo più riuscito – di sicuro il più famoso – par l'analisi psicologica, per la descrizione suggestiva dei luoghi e dei paesaggi, per le atmosfere inquietanti, per i giochi di luci e ombre. Se riuscite a trovarne una copia (non sembra facile, ormai), vi consiglio di acquistarla senza indugio: non ve ne pentirete e sono quasi sicura che anche voi leggerete più volte questo romanzo nell'arco degli anni (io, in quasi quarant'anni che sono al mondo, l'ho già letto tre volte, e so per certo che lo rileggerò ancora).


Questa la prima pagina del romanzo La prima moglie, conosciuto anche come Rebecca, della scrittrice inglese Daphne Du Maurier. Ogni volta che la leggo mi vengono i brividi. In particolare, le parole iniziali, «sognai l'altra notte che ritornavo a Manderley» (felicissimo incipit) sono perfette, perché introducono subito il lettore nel fulcro (anche in senso logistico) intorno a cui ruota la storia: Manderley, il meraviglioso palazzo in Cornovaglia di Maximilian de Winter. Ma questa frase iniziale rimanda anche alla dimensione onirica, a un qualcosa che ormai non è più, se non nei sogni della protagonista. Ci furono giorni in cui lei sognava di Manderley, quando ne ammirava le riproduzioni sulle cartoline in vendita al suo paese, chiedendosi chi ci abitava, come doveva essere viverci. Ora, invece, la protagonista la sogna come si sogna di un'esperienza vissuta, come di un qualcosa che si è conosciuto, si è posseduto, ma che poi si è perso. Quanti eventi si sono succeduti da quando lei guardava sognante le cartoline di Manderley. Allora era una ragazza timida, goffa, quasi insignificante, costretta, per mantenersi, a fare da dama di compagnia a un'odiosa, villana e volgare impicciona, che non aveva altro pregio se non quello di possedere molto denaro. E così, in vacanza con la dama a Montecarlo, questa giovane inesperta conosce Maximilian de Winter di Manderley, uomo chiuso in sé, a volte scontroso, ma affascinante. E' vedovo da un anno, ma la chiede in moglie e lei, innamoratissima, diventa la nuova signora De Winter. Ma, non appena mette piede nella vera Manderley, si rende conto che la signora De Winter non è lei: è ancora la prima moglie, la bellissima, brillante, intelligente, sofisticata Rebecca. Tutti fanno il confronto fra lei e Rebecca: tutti, e lei stessa per prima. Si sente sempre più insicura: nei confronti della servitù, in particolare della glaciale governante Danvers, e nei confronti del marito. Arriva a pensare che lui non la ama, perché Rebecca è sempre fra loro, non li abbandona mai. Ma qualcosa sta per accadere. E' l'elemento «giallo» del romanzo, una scoperta che cambierà tutto, ma più di ogni cosa cambierà la protagonista, che finalmente diventerà donna e imparerà ad essere davvero una compagna per il marito, lasciandosi alle spalle la futile e autodistruttiva gelosia per Rebecca. Ma ora che tutto è finito, che la giovane inesperta e goffa è divenuta la vera signora De Winter, ora che i dubbi si sono dissipati come la nebbia al sole e che finalmente Maximilian si è aperto a lei, Manderley è ritornata nei sogni e da lì non potrà mai più ritornare.

26 marzo 2014

Premio «Liebster Award»!

Ciao a tutti! Guardate che bella sorpresa mi ha fatto l'amica del blog Piccole Coccinelle! Mi ha assegnato il premio «Liebster Award»! Un bellissimo e graditissimo pensiero. Quindi, ora non mi resta che ricambiare e assegnarlo anch'io ad altri blog che seguo, scelta sempre difficile, perché avete tutti dei blog stupendi! Dunque dunque...


Ecco qua. Vi consiglio di andare a curiosare in questi blog, perché meritano tutti!
Buona giornata!

25 marzo 2014

Consigli beauty:
tonico anti-spot Essence


Ciao a tutte.
Oggi, per la rubrica Consigli beauty, vi voglio parlare di un prodotto Essence per la cura e la detersione della pelle: anti-spot toner & power Essence della linea PureSkin. Si tratta di un tonico per il viso, adatto alla pelle mista e/o grassa. Infatti ha proprietà antibatteriche e mattificanti. Si presenta come un liquido trasparente con della polvere bianca che normalmente resta depositata sul fondo del flacone; questa polvere ha la funzione opacizzante. Il liquido è contenuto in un flacone di plastica azzurra trasparente, utile per capire quanto prodotto rimane. Il tappo è a vite, a mio parere piuttosto scomodo: non sempre, di sera, ho voglia di svitarlo; preferirei di gran lunga un tappo con coperchietto a scatto. Sotto il tappo c'è un erogatore con un foro da cui far uscire il liquido. Prima di versare il tonico su un batuffolo di cotone, bisogna agitare bene il flacone per far sì che la polvere opacizzante si mescoli al liquido; poi si sfrega o tampona sul viso il batuffolo di cotone, mattina e sera, dopo la consueta detersione. Il flacone contiene 200 ml di prodotto, con scadenza a 6 mesi dopo l'apertura. E' made in Polonia. Il prezzo è di €2,49. Si trova nei punti vendita Oviesse, Coin e Cad.


Ma scopriamo insieme l'INCI, che a volte riserva delle belle sorprese. Come sempre, a questo scopo mi avvalgo del Biodizionario.

•• AQUA
PEG-40 HYDROGENATED CASTOR OIL
ALUMINUM STARCH OCTENYLSUCCINATE
ALCOHOL DENAT.
SALICYLIC ACID
•• ALLANTOIN
•• SODIUM CHLORIDE
•• CAPRYLYL/CAPRYL GLUCOSIDE
•• DISODIUM EDTA
•• ETHYLHEXYLGLYCERIN
•• SODIUM HYDROXIDE
PHENOXYETHANOL

Un INCI così così, speravo meglio: 6 bollini verdi, 4 gialli, 2 rossi, di cui uno già in seconda posizione. Però poteva essere peggio e i doppi bollini verdi costituiscono la metà degli ingredienti.

Pro. Mi piace molto la sensazione di freschezza e detersione profonda che dà questo tonico. Sto usando anche altri prodotti opacizzanti (creme, basi, cipria), quindi non potrei giurare che dipenda solo dal tonico, però di sicuro un effetto mattificante ce l'ha. Non avendo problemi di acne o punti neri, non saprei dire se funziona bene anche come antibatterico. Un aspetto positivo è senz'altro il prezzo basso. Apprezzo sempre i contenitori trasparenti. Ha un buon profumo, comunque molto lieve.
Contro. Il tappo da svitare secondo me è un po' scomodo. Inoltre, è anche noioso dover agitare il flacone prima di poter usare il tonico: alla fine della giornata, quando sono mezza addormentata, non sempre ne ho voglia.

Lo consiglio? Sì.
Lo ricomprerò: è assai probabile.

Ciao a tutte e alla prossima, sperando di esservi stata utile.

22 marzo 2014

Provati per voi:
Petit Hôtel Confidentiel

Ciao a tutti, carissimi lettori.
Oggi, per la rubrica Provati per voi (in cui recensisco negozi, alberghi, locali ristoranti e così via), vi voglio parlare del Petit Hôtel Confidentiel. Come forse ricorderete, questo inverno io e il Pupo abbiamo fatto una scappata di due giorni e una notte a Chambéry (trovate il mio resoconto della gita qui). Per il pernottamento ho scelto questo hotel perché avevo visto che su Tripadvisor (qui) ha un punteggio notevole, 4 palle e mezzo, voto complessivo 92%, ed è considerato il numero 1 fra tutti gli alberghi di Chambéry (e non c'è ancora la mia recensione...). Così, incuriosita, ho dato un'occhiata al sito ufficiale (qui) dell'hotel e... meraviglia! Per farvi un'idea generale, vi posto qualche foto presa dal sito. Vedrete che incanto; vi assicuro che le immagini non mentono.

Per cominciare, l'ingresso, situato in una stradina del centro medievale di Chambéry, proprio sotto il castello sabaudo.

Aperta la porta, ci siamo trovati nella reception, molto confortevole, sebbene ipermoderna e di design. Ad accoglierci, la proprietaria, una signora gentilissima e disponibilissima, fine ed elegante, ma assolutamente cordiale. Con lei, c'era anche un grazioso spaniel, anche lui molto socievole...

Per accedere alle varie camere e suite, si esce nel cortiletto interno; la struttura è costituita da varie case medievali, collegate fra loro e ristrutturate con gusto impeccabile, che si affacciano su un cortiletto.

Ecco un'altra foto del cortile, in cui s'intravede un curioso albero di Natale appeso a testa in giù (c'era anche quando ci siamo andati noi).

Questa, invece, è la lobby, dove viene servita la prima colazione. Ha un caminetto che crea un bel contrasto con l'arredamento lineare e moderno.

Ma ora veniamo ad alcune delle camere: non male, vero?



Va be', vi metto anche un bagno: non farà fine, ma è pur sempre un'ambiente fondamentale, spesso trascurato negli hotel (non in questo hotel).

Non so cose ne pensate voi, ma io trovo queste camere assolutamente meravigliose. Non amo particolarmente l'arredamento moderno, ma in questo caso devo ammettere che il connubio di design, funzionalità e comfort è riuscito alla perfezione. Inutile dire che la nostra camera, la n. 4, era pulitissima, aspetto per me imprescindibile di un hotel (altrimenti, preferisco restarmene a casa mia).
Ma veniamo a qualche mio scatto della nostra suite.

La camera è disposta su tre piani, sfruttando con intelligenza un «difetto» della struttura medievale, che è alta e stretta. Qui vedete il piano intermedio, da cui si accede. C'è un corridoietto che si apre su un piccolo soggiorno con divano e poltrona, più la stanza wc, separata dalla stanza da bagno (con doccia), che sta al livello inferiore.



Al livello intermedio ci sono anche un armadio a muro, la cassaforte e un minibar; inoltre, a disposizione degli ospiti ci sono bollitore, tè, tisane e caffè. Ci sono anche la filodiffusione, una dock station Bose e il wi-fi gratuito. Come vedete da questa foto, nel tardo pomeriggio, dopo aver camminato alla scoperta di Chambéry, ci siamo rilassati in camera con un caffè e un po' di lettura sul mio amatissimo Kindle, regalo del Pupo (non so se si vede, ma c'è anche la custodietta imbottita che gli ho cucito io, con una stoffa Ikea: mi piace molto).

Ed ecco la camera da letto, al livello superiore. Il letto – come ha scritto qualcuno su Tripadvisor – è davvero di una comodità incredibile, e lo stesso posso dire dei cuscini (io sono estremamente sofistica in fatto di cuscini: sono sempre o troppo bassi o troppo alti, per me; questi erano perfetti). C'è anche una televisione Loewe, ottima marca a quanto ho sentito dire (noi non l'abbiamo neanche accesa). Il riscaldamento è regolabile direttamente dagli ospiti.


Ecco la vista che avevamo dalla camera, direttamente sul torrione del castello, e anche sulla creperie dove abbiamo pranzato sia il primo che il secondo giorno: era bello tenerla sotto'occhio!

E per finire in dolcezza, ecco i minicroissant della prima colazione, deliziosa (non compresa nel prezzo della camera), servita nella lobby, col caminetto acceso.

In conclusione, il Petit Hôtel Confidentiel è un boutique hotel assolutamente da non perdere. E' arredato con gusto e grande attenzione per i dettagli (vedi le pantofole da camera tenute insieme da un nastro di raso con su scritto il nome dell'hotel) e per il comfort degli ospiti. Inoltre, si trova in una posizione centrale e molto tranquilla. I proprietari sono gentilissimi e disponibilissimi, davvero due persone carine (anche il cane!). Le camere costano da 170 a 270 euro; la colazione 15 euro a testa. Noi di sicuro ci torneremo, se non altro per «collaudare» un'altra camera.
Ciao a tutti!

Petit Hôtel Confidentiel
boutique hotel
10 rue de la Trésorerie
73000 Chambéry, Francia (dip. Savoia)
tel. +33 4 79 26 24 17

19 marzo 2014

Il viaggio di nozze dei Pupi (parte 6): Riva di Tures e Knuttenalm

Ancooora??? 
Ebbene sì!
Lo so, lo so: è passato già quasi un anno dal matromonio dei Pupi, e dieci mesi dal loro viaggio di nozze. Ma pazienza! Ho ancora un posticino da farvi vedere. Poi basta, lo prometto.

Oggi vi porto in montagna, in una malga tipica del Sud Tirolo, la malga Knuttenalm, che si trova nel comune di Riva di Tures.
Già Riva è un posto incantevole, in un paesaggio meraviglioso:
questa foto vale più di mille parole:


Da lì io e il Pupo, novelli sposini, siamo partiti per una piacevolissima passeggiata.


Arrivati quasi alla meta ci siamo ritrovati nella neve!
E dire che era fine maggio...


Tuttavia, non ci siamo lasciati scoraggiare, e dopo poco siamo arrivati al nostro obiettivo: la malga Knuttenalm.


Un posticino davvero accogliente e suggestivo, tutto di legno e pieno di particolari graziosi, come sono sempre le case da queste parti. Ci siamo accomodati fuori, a quei tavoloni che vedete nella foto a sinistra, e ci siamo riscaldati con un buon caffè; davanti a noi si apriva una vista spettacolare verso valle. Intorno a noi si sentivano i fischi delle marmotte, evidentemente in allarme. Poi abbiamo capito perché erano così sul chi vive: alla malga producono un «portentoso» unguento a base di grasso di marmotta, povere bestie! Va be', c'è sempre l'altra faccia della medaglia.

In compenso, guardate che casottino.
E' il mio casottino dei sogni!


Non è stupendo? Non so cosa darei per averne uno così in giardino. Lo userei come rifugio. Ci metterei un divanetto per sonnecchiare nei caldi pomeriggi estivi, un tavolino e una seggiola per scrivere o leggere o usare il pc. Ci metterei delle tendine tirolesi e qualche ricamo qua e là. E tanti fiorellini di campo. M'immagino come dev'essere bello ascoltare il rumore della pioggia sul tetto. Ah... (sospiro)

Bene, questo era davvero l'ultimo post sul viaggio di nozze dei Pupi. Confesso che quasi quasi mi dispiace...
Ma su col morale: ho ancora un sacco di bei posti da farvi vedere!
Ciao a tutti!


14 marzo 2014

Il mio giardino di febbraio


Ormai mancano pochissimi giorni alla tanto sospirata primavera, e la campagna è piena di graziosi fiorellini, mentre sugli alberi spuntano finalmente le gemme. Ma già a febbraio si vedeva qua è là qualche sparuto segnale che la natura si stava risvegliando dalla fredda immobilità invernale. E infatti, in questo piccolo collage fatto con alcune foto scattate nel mio orto/giardino, si vede che già erano spuntate le primule e le margheritine, un'insalatina e le prime coste facevano capolino dalla terra ancora scura, le foglie dei tulipani erano già verdissime e in non-ti-scordar-di-me infestavano il prato. Piccoli segni, ma preziosissimi. Ciao a tutti!

12 marzo 2014

Collana di fimo nei toni del grigio


Ciao e tutti!
Come avrete forse intuito dal mio post su alcuni acquisti di vestiario che ho fatto qualche settimana or sono (qui), un colore che mi piace molto indossare è il grigio, in ogni sua sfumatura. E questo è un po' un problema, visto che sono leggermente daltonica e a volte confondo il grigio col beige... Però sono sicura: questa collana è grigia! Di due tonalità. Ho modellato dei dischetti volutamente irregolari e li ho alternati a perline nere di vetro. Ho infilato il tutto con filo di nylon e ho applicato una chiusura a moschettone argentata. Inutile dire che l'ho portata moltissimo. E' molto d'effetto, pur essendo piuttosto sobria per forma e colore. Che ne dite, vi piace?

06 marzo 2014

Pasticcino alla panna con foglioline amigurumi


Ciao a tutti! Purtroppo, ultimamente riesco a farmi viva sul blog molto meno spesso di quanto vorrei: il lavoro mi sta fagocitando, e il tempo e la lucidità latitano. Ma oggi voglio fare un piccolo sforzo per pubblicare lo schema di questo grazioso pasticcino all'uncinetto, tutto bianco e con le foglioline verde chiaro, che sanno tanto di primavera. Le istruzioni originali le trovate qui, e anche sul bellissimo blog grietjekarwietje.blogspot.it. Buon lavoro e... buona quasi-primavera!

Pasticcino
Con il BIANCO:
RIGA 1- In un anellino magico lavorate 6 mb
RIGA 2- 2 mb in ogni maglia (12)
RIGA 3- *1 mb, 2 mb nella maglia successiva* x 6 volte (18)
RIGA 4- *2 mb, 2 mb nella maglia successiva* x 6 volte (24)
RIGA 5- 2 mb, 2 mb nella maglia successiva, *3 mb, 2 mb nella maglia successiva* x 5 volte, 2 mb (30)
RIGA 6- *3 mb, 2 mb nella maglia successiva* x 6 volte (36)
RIGA 7- Lavorando solo nelle asole posteriori: 1 mb in ogni maglia (36)
RIGA 8- 1 mb in ogni maglia (36)
RIGA 9- 1 mb in ogni maglia (36)
RIGA 10- 1 mb in ogni maglia (36)
RIGA 11- 1 mb in ogni maglia (36)
RIGA 12- 1 mb in ogni maglia (36)
Passate al color ORO:
RIGA 13- 1 mb in ogni maglia (36)
RIGA 14- Lavorando solo nelle asole posteriori: *4 mb, 1 dim* x 6 volte (30)
RIGA 15- *3 mb, 1 dim* x 6 volte (24)
RIGA 16- *2 mb, 1 dim* x 6 volte (18)
RIGA 17- *1 mb, 1 dim* x 6 volte (12)
Imbottire.
RIGA 18- 6 dim. Passare il filo nelle 6 maglie rimaste, tirare per chiudere il forellino, tagliare e fermare il filo.
RIGA 19- Con il BIANCO lavorare mbss tutt'intorno nella riga 7
RIGA 20- Con l'ORO lavorare mbss tutt'intorno nella riga 7

Foglie
Con il VERDE:
Lavorate 8 cat.
Partendo dalla 7a cat, lavorate: 1 mbss, 1 mb, 1 mma, 2 ma, 1 mma, 1 mb, 1mbss.
1 cat, 1 mbss, 1 mb, 1 mma, 2 ma, 1 mma, 1 mb, 1 mbssCucite o incollate le foglie al pasticcino.
Decorate a piacere con perline.

Abbreviazioni:
cat = catenella; mbss = maglia bassissima; mb = maglia massa; mma = mezza maglia alta; ma = maglia alta; dim = diminuzione.

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